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Venduta una casa abitata: scoperta la truffa immobiliare dei falsi proprietari
Una coppia romana crede di aver comprato casa, ma scopre di essere vittima di una truffa ben orchestrata. Documenti falsi, rogito,mutuo vero, inganno totale.
È circolata qualche anno fa una notizia su importanti giornali italiani, tra cui “roma.repubblica.it”, Roma Today e altri, che, a leggerla, sembrerebbe davvero incredibile. Vale la pena tornarci sopra, perché, anche in forme “modificate” e più recenti, si è ripresentata con la variante dei compratori e venditori truffatori a danno delle banche. Ne leggerai nei prossimi “Bidoni immobiliari” su Italyre.
Sitratterebbe di una truffa immobiliare avvenuta a Roma nel 2021: un appartamento sarebbe stato venduto da impostori che si erano spacciati per i legittimi proprietari, all’insaputa non solo dei veri titolari dell’immobile, ma perfino del notaio che aveva redatto l’atto.
Una coppia di acquirenti avrebbe sborsato circa 250.000 euro – parte dei quali ottenuti tramite mutuo – per acquistare quella casa che, come scoperto solo dopo la firma del rogito, non era mai stata messa in vendita. A rendere la vicenda ancora più surreale, il fatto che l’appartamento fosse regolarmente abitato dai veri proprietari, completamente ignari di quanto stava accadendo.
Gli acquirenti avevano firmato un contratto di compravendita apparentemente regolare, con tanto di rogito notarile, e nessun elemento sembrava destare sospetti. Tuttavia, i truffatori avevano architettato tutto con estrema precisione: documenti d’identità, visure catastali, deleghe e atti notarili erano tutti falsificati, tanto da ingannare anche il notaio e la banca che aveva concesso il mutuo.
Una volta completata l’operazione, i falsi venditori hanno prelevato il denaro accreditato sul conto indicato in sede di rogito e sono spariti, lasciando dietro di sé un passaggio di proprietà fraudolento e un mutuo acceso a nome di soggetti fittizi, destinato a non essere mai restituito.
La truffa sembra sia stata smascherata nell’ottobre 2021 grazie alla denuncia immediata delle vittime, che si sono ritrovate senza casa e con un debito ingente. Le indagini condotte dagli organi competenti di Roma avrebbero portato all’arresto di cinque persone, ritenute responsabili della frode e accusate di truffa aggravata e falsificazione di atti pubblici.
Il caso evidenzia una vulnerabilità inquietante: sembrerebbe che anche le transazioni notarili possono essere compromesse da documenti abilmente contraffatti. A nulla è servito, in questo caso, il controllo formale operato durante il rogito: la professionalità del notaio è stata aggirata con l’inganno. Il controllo delle informazioni pubbliche che sono contenute negli appositi registri immobiliari non avrebbero fatto emergere la truffa.
Le conseguenze sono state devastanti. Gli acquirenti hanno perso l’intera somma investita (non facilmente recuperabile, data la fuga dei responsabili) e hanno subito un danno psicologico oltre che economico. La banca, a sua volta, si è ritrovata probabilmente con un mutuo inesigibile.
Ogni professionista del settore immobiliare raccomanda la massima cautela nelle operazioni immobiliari: verificare l’effettiva proprietà attraverso i registri catastali, accertare l’identità dei venditori tramite fonti indipendenti e, in caso di dubbi, sentire più “di una campana”. Tutto perfettamente condivisibile ma quando la truffa arriva ai massimi livelli anche le più comuni verifiche, diciamo così, standard rischiano di diventare inutili davanti alla malafede di persone ben organizzate, quasi dei maghi del furto.
Il Suggerimento
Affidarsi a professionisti del territorio che, oltre a verificare i documenti, potrebbero conoscere personalmente i proprietari dell’immobile.
Rivolgersi ad agenzie serie e affidabili: in questa storia, la “falla” sembrava essere proprio l’agente immobiliare.